Arturo Mazzarella

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Professore ordinario di Critica Letteraria e Letterature Comparate presso il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo, dell’Università Roma Tre. Sin dai primi anni i suoi interessi scientifici si sono rivolti verso la letteratura europea otto-novecentesca: continuando soprattutto ad approfondire, attraverso vari saggi, la produzione romanzesca del ‘primo’ D’Annunzio. Nello stesso periodo i suoi interessi si sono allargati anche alla letteratura e alla storia della cultura italiana del secondo dopoguerra, analizzando alcuni nodi cruciali degli anni ’60, come, ad esempio, la rivista “il menabò”. Un impegnativo lavoro di ricerca si è indirizzato, negli ultimi anni, verso una genealogia del concetto di ‘finzione’ nella letteratura europea otto-novecentesca. Attualmente i suoi interessi si rivolgono essenzialmente verso l’ambito della cultura visuale, analizzata alla luce di un’originale rivisitazione delle categorie letterarie: come dimostrano i recenti volumi “La grande rete della scrittura: La letteratura dopo la rivoluzione digitale” e “Politiche dell’irrealtà. Scritture e visioni tra Gomorra e Abu Ghraib” e “Il male necessario. Etica ed estetica sulla scena contemporanea” che viene presentato a Gutenberg 14.

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