Anna Beltrametti

Anna Beltrametti è professore ordinario di Letteratura greca e Drammaturgia antica all’Università di Pavia. Al centro dei suoi interessi è il rapporto tra letteratura e storia indagato nelle due direzioni, della letteratura e della drammaturgia che dicono quello che gli storici non hanno raccontato e della storiografia che fin dall’origine si avvale anche degli strumenti della finzione e del racconto per strutturare e comunicare i risultati della ricerca.
Tra le sue molte pubblicazioni: Erodoto: una storia governata dal discorso (1986); Euripide, le tragedie. Introduzioni tematiche, notizie storiche (2002); Dalla Repubblica di Platone (2003); La letteratura greca. Tempi e luoghi, occasioni e forme (2005); Studi e Materiali per le Baccanti di Euripide. Storia Memorie Spettacoli (2007); La storia sulla scena. Quello che gli storici antichi non hanno raccontato (2011). (fonte Editor Petite Plaisance)

A Gutenberg XXI edizione 2024, Paure/Speranze, si legge La più intelligente e la più stolta delle emozioni: la paura. Paure antiche e nuove paure, Editor Petite Plaisance, 2021.

Il millennio inizia sotto la cappa della paura. Eventi traumatici, crisi, pandemia da Covid-19, hanno generato paure crescenti specie nella parte del mondo più ricca e potente. Molti hanno cercato di cogliere il tema della paura oggi, ma spesso – e da più parti – amplificandolo retoricamente a uso politico. L’Autrice ci invita a riscoprire alcuni passi della letteratura e della filosofia greca per far affiorare il senso antico ma sempre attuale della paura. Nei testi del teatro attico e nella grande filosofia di IV secolo, i nuclei più stabili e forti della paura sono tutti individuati e illustrati con strabiliante chiarezza. La paura insieme con la compassione fu indicata da Aristotele come l’emozione intrinseca e dominante della tragedia, che drammatizza in scena la duplice faccia di un’emozione intelligente e stolta, il nesso inestricabile e metamorfico di paura e potere, la dimensione fittizia della paura inducibile dalle parole più che dalle cose e dai fatti, manipolabile dai retori per conquistare consenso. Sulle tensioni tra paura e potere Platone definirà le sue figure di tiranni; sulla paura previdente e su quella irresponsabile si concentrerà nelle sue opere Aristotele.

Seguici anche su

Twitter
YouTube
YouTube
Instagram
SOCIALICON