Francesco Montuori (Napoli, 1964) insegna Storia della lingua italiana e Dialettologia italiana presso il Dipartimento di Studi Umanistici della “Federico II”. I principali interessi di ricerca riguardano la storia della lingua italiana del Quattrocento, in particolare nel Regno di Napoli; le opere latine e volgari di Dante e la loro diffusione; la lessicografia storica ed etimologica italiana e dialettale, per cui collabora al LEI («Lessico Etimologico Italiano»), fondato da Max Pfister, e alla redazione del “Dizionario Etimologico e Storico del Napoletano” (con Nicola De Blasi); la scrittura della storia in volgare alla fine del Medioevo.
Ha pubblicato, tra l’altro, uno studio sulla storia della parola “camorra” (2008), l’edizione della traduzione del De vulgari eloquentia ad opera di G.G. Trissino (2012) e ha in stampa l’edizione commentata degli autografi di Ferrante d’Aragona (con Francesco Senatore). Ha pubblicato un volume sulla storia del napoletano con Nicola De Blasi (Una lingua gentile. Storia e grafia del napoletano, Napoli, Cronopio, 2020) e un manuale di linguistica italiana per Le Monnier Università (L’italiano. Varietà, testi strumenti, con C. De Caprio, P. Bianchi, N. De Blasi, 2021). Per la letteratura in volgare del Quattrocento napoletano ha studiato soprattutto De Jennaro e Sannazaro: ha redatto la voce Pietro Jacopo De Jennaro, in “Atlante dei canzonieri in volgare del Quattrocento”, a cura di Andrea Comboni e Tiziano Zanato; ha pubblicato negli ultimi atti dei convegni di Gargnano sul Garda un articolo dal titolo Anomalie ed estremismi nella lingua delle rime di Sannazaro. (fonte Treccani)
A Gutenberg XIX edizione interviene su L’autobiografia linguistica in diversi tipi di scrittura. Il Professore indicherà delle possibili letture di autori del ‘900 su questo tema.