Andrea Prencipe è Rettore della Luiss e Professore di Organizzazione e Innovazione, ha ricoperto incarichi accademici presso l’Università del Sussex, l’INSEAD, e l’Università G. d’Annunzio. Il suo impegno è volto a sostenere l’innovazione accademica, incoraggiare gli studenti ad assumere un ruolo attivo nella propria formazione e assicurare che l’Università contribuisca concretamente al progresso socio-economico.
Massimo Sideri già direttore del Corriere Innovazione, è inviato ed editorialista del Corriere della Sera sui temi di cultura dell’innovazione, scienza ed economia dal 2001. Insegna Storia socio-economica dell’innovazione alla Luiss ed è autore di diversi romanzi e saggi, tra cui La sindrome di Eustachio e, con Umberto Ambrosoli, Diritto all’oblio, dovere della memoria.
A Gutenberg XXI edizione 2024, Paure/Speranze, si legge Il visconte cibernetico. Italo Calvino e il sogno dell’intelligenza artificiale, prefazione di Maria Chiara Carrozza, Luiss University Press, 2023.
Italo Calvino non è stato soltanto un geniale narratore dalla fantasia sconfinata e un acuto commentatore del presente. Neppure il suo impegno nel mondo editoriale e culturale, la sua dedizione politica e sociale e la sua pugnace presenza nel dibattito sono sufficienti a definire la grandezza e l’estensione della sua influenza. Calvino, infatti, nella intera sua opera ha proposto un vero e proprio metodo – il “Metodo Calvino” qui descritto – che lavorando sugli opposti, la più completa pienezza e l’assoluto vuoto, la leggerezza e la gravosità, la precisione e la più vaga inesattezza, funge da passepartout capace di decrittare ogni complessità.
Il “Metodo Calvino”, secondo Prencipe e Sideri, è anche la chiave appropriata per comprendere l’era che viviamo, anch’essa fatta di opposti, di benessere diffuso e di tremende disuguaglianze; di profondo, rapidissimo cambiamento e della resistenza umana allo stesso. Con Il visconte cibernetico gli autori mettono l’insegnamento di Calvino alla prova della tecnologia – in particolare, dell’intelligenza artificiale e delle sue implicazioni. Arricchimento dell’umanità o rischio esistenziale? Facilitazione o banalizzazione della conoscenza? Ancora opposti che convivono e che bisogna conoscere per poter maneggiare, con serietà e leggerezza, il nostro stesso futuro.