Ama definirsi “cercatore di luoghi perduti, sciamano culturale, membro dell’ordine pedestre dei camminatori erranti.”
Dalla biografia da lui stesso scritta riportiamo: “Ha scritto diciannove libri principali. Quattordici li ha dedicati all’esplorazione ed alla scoperta dei parchi, del viaggio, del paesaggio, delle bellezze naturali calabresi e sulla loro percezione in narratori e viaggiatori. Altri tre li ha destinati al rapporto tra uomo e natura. Uno è un racconto di viaggio sulle orme del britannico Norman Douglas. Un altro è il commento a cento libri per conoscere la Calabria proposti per la lettura. Avvocato civilista ed amministrativista di professione, camminatore, scrittore, giornalista e fotografo naturalista per passione, Francesco Bevilacqua è stato ed è attivo nel volontariato ambientalista con le maggiori associazioni del settore (F.A.I, C.A.I., W.W.F., Italia Nostra). Ma la sua vera passione è vagabondare e sperdersi, con le gambe e con la mente, per monti e valli della Calabria, dove – dice – sono le sue radici e, prima o poi, assumerà le sembianze di un albero, fermandosi nel luogo che, dopo tanto errare, sarà la sua ultima e definitiva dimora.”
A Gutenberg 14 porta “Lettere Meridiane. Cento libri per conoscere la Calabria” pubblicato da Rubbettino nel 2015.