Dacia Maraini con “Caro Pier Paolo”


di Domenico Iozzo
Una delle più grandi interpreti della cultura e della letteratura italiana ha aperto, in anteprima, la 19esima edizione della Fiera del libro Gutenberg che tornerà dal 23 al 28 maggio a coinvolgere la rete delle scuole calabresi. Quest’anno il tema conduttore dell’evento, fondato da Armando Vitale, è “Alfabeti del mondo nuovo” attorno a cui i ragazzi discuteranno, con un parziale ritorno in presenza, dopo l’emergenza covid. E’ stata Dacia Maraini la prima relatrice d’eccezione che ha risposto con passione e curiosità alle domande di studenti e docenti intervenuti on line in un incontro incentrato sul libro “Caro Pier Paolo“, che la scrittrice ha dedicato a Pasolini nella ricorrenza dei cento anni dalla nascita. Ad introdurre è stata la dirigente del Liceo classico Galluppi, Elena De Filippis, che sottolineando la dimensione onirica che permea il racconto, ha evidenziato quanto “il valore dell’amicizia possa offrire la possibilità di dare vita ad incontri, alleanze, affinità” e ricordato la “funzione salvifica della scrittura che i ragazzi hanno fatto propria, come possibile speranza in questa difficile epoca che viviamo”. A coordinare l’incontro virtuale, la dirigente dell’Istituto comprensivo Mater Domini, Rosetta Falbo, che al Gutenberg cura la sezione ragazzi e che ha, per l’occasione, contribuito a coinvolgere alcune realtà scolastiche di ogni provincia calabrese.

Pasolini è un autore di culto anche per i giovani, ancora capace di dividere e di appassionare. Si è parlato del Pasolini poeta, intellettuale, regista che ha vissuto sulla sua pelle gli anni della censura. “Pier Paolo era duro, profetico, risentito perché sempre sotto attacco per tutta la vita – ha detto Maraini –. Proprio il suo impegno sociale e per la politica l’ha portato al massacro. Denunciava il fatto che tutti fossimo schiavi della dittatura del consumismo, ma dimenticava di dire che c’è anche chi resiste. Certamente, l’influenza della globalizzazione ci coinvolge tutti quanti“. Maraini ha voluto dipingere nel suo libro, sotto forma di immaginarie corrispondenze, il ritratto di un Pasolini inedito: “Con gli amici era una persona dolcissima, ho voluto far conoscere un personaggio che la gente non poteva immaginare, ovvero innamorato, dolce, sensibile“. Rispondendo alle domande dei ragazzi, la scrittrice riflette anche sulla dura attualità: “Oggi dinanzi alla prepotenza della guerra e all’invasione di un tiranno come dovremmo reagire? Esiste un diritto di difesa anche con le armi? Credo che esistano questioni che non si limitano ad un territorio, ma riguardano l’identità di un intero popolo“.

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