Milly Curcio, Luigi Tassoni

Milly Curcio, è critico e storico della letteratura, autrice di numerosi studi sulla letteratura europea contemporanea, ha curato alcuni fondamentali volumi: La fortuna del racconto in Europa (Carocci, 2012), Le forme della brevità (FrancoAngeli, 2014), M. La Cava-L-Sciascia, Lettere dal centro del mondo (Rubbettino, 2012), I fantasmi di Camilleri (L’Harmattan, 2017), Il romanzo italiano contemporaneo 1950-2021 (Presa Universitară Clujeana, 2021), Leonardo Sciascia. Confessioni di un investigatore (con L. Tassoni; Rubbettino, 2023). (fonte Rubbettino)

Luigi Tassoni, è critico e semiologo, professore ordinario di Letteratura italiana e di Semiotica all’Università di Pécs, dove ha diretto l’Istituto di Romanistica, e dal 1994 al 2021 il Dipartimento di Italianistica. È membro dell’Accademia ungherese delle Scienze, e di altre Istituzioni internazionali. Del suo intenso lavoro saggistico, in più lingue, ricordiamo i libri recenti: Il viaggiatore visibile. Come leggere i romanzi (Carocci, 2008), I silenzi di Dante (Pàtron, 2016), L’immagine del pensiero da Agostino a Derrida (Mimesis, 2017), Le meraviglie di Sinisgalli (Fondazione Leonardo Sinisgalli, 2019), Il gioco infinito della poesia. Lettura dei contemporanei da Ungaretti a De Angelis (Giulio Perrone editore, 2021), Leonardo Sciascia. Confessioni di un investigatore (con M. Curcio; Rubbettino, 2023). Autore inoltre di due volumi sull’arte di Mattia Preti, di cui è uno dei maggiori esperti, dirige i Seminari internazionali interdisciplinari di Pécs, e firma la fortunata trasmissione Leggìo a Radio Capodistria. (fonte Rubbettino)

A Gutenberg XXI edizione 2024, Paure/Speranze, si legge  Leonardo Sciascia. Confessioni di un investigatore, Rubbettino, 2023.

Il mondo di Leonardo Sciascia è volutamente costellato da obiettivi mancati da parte dei suoi investigatori, ma soprattutto da imprevisti e scoperte, in una narrazione che mette gli uni di fronte agli altri, vittime e carnefici, desiderio di giustizia e cattiva lettura della storia, in definitiva alcuni dei fondamenti (sia pure mobili) della nostra contemporaneità. Si realizza così il metodo di Sciascia che nasce dalla scrittura come piacere dell’investigazione. Questo libro attraversa alcuni dei sentieri meno battuti in un bosco infestato tanto da mostri e fantasmi quanto popolato da passioni e da quelle verità che per Leonardo Sciascia partono dalla letteratura e ritornano alla letteratura, avamposto concreto d’ogni umana aspirazione.

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